Alcune volte è bello esagerare sulla Pizza!!!!By Attilio Albachiara
Chi mi conosce sa che sono un difensore della pizza napoletana tradizionale e che lo sarò sempre, anche in sedi diverse dalla pizzeria, se serve.
La pizza tradizionale napoletana è la storia della pizza e nessuno può togliere ad un altro la propria storia. Può partecipare a costruire il futuro di quella storia ma non può cancellare ciò che è stato.
Qui chi mi conosce non salti dalla sedia nel leggere questo mio scritto.
Attilio Albachiara è ancora sano di mente o diciamo che non è impazzito!
Alcune settimane fa, dopo aver visto circolare su Facebook tante pizze davvero molto lontane dai grandi classici della pizza napoletana (marinara, margherita, cosacca, ecc.) mi sono deciso a farmi un giro di alcune pizzerie andando a provare le pizze più strane che facevano.
Così è venuto fuori un itinerario davvero simpatico per chi non vuole mangiare sempre la solita pizza ma ha voglia di esagerare.
Nel partire da Acerra ho scelto di recarmi da Gaetano Paolella dove ho scelto la pizza con polpette al sugo. Lo so che non è una stranezza e che circola da anni ma io ho un debole per le polpette e diciamo anche che l’aggiunta di queste non alleggerisce di sicuro la pizza.
Pizzeria Gaetano Paolella – Corso della resistenza n.187 – Acerra (NA) – tel. 081-8850810
Ed ora dove vado?
E andiamo a Casalnuovo di Napoli da O’ Gemell.
Qui la pizza è con un impasto più vaporoso e con un cornicione più alto. Diciamo che Luigi e il figlio Michele sono più dei canottieri che dei trazionalisti.
Michele, a soli 20 anni,è andato in finale al Trofeo Pizza emergente. Un vero talento.
A lui chiedo di preparami una pizza e mi serve la “Pasta e patane”.
Bella. Buona. Intelligente.
La pizza è farcita con crema di patate, vellutata di carote, vellutata di cipolla, vellutata di sedano, provola affumicata, parmigiano e pancetta arrostita.
Pizzeria O’ Gemell – Via Benevento, 183 – Casalnuovo di Napoli (NA) – Tel. 327-3574159
A questo punto scusatemi ma le prossime per vicinanza le vado a mangiare da due amici che di cose strane ne fanno davvero tante.
Il primo è Carmine Donzetti che ha due bellissimi locali. Uno ad Arzano nella rotonda (Frijenno Magnanno) ed un secondo a Casandrino che ha aperto da meno di un mese e che si chiama “Carmine Donzetti – Pizze e fritti”.
L’impasto di Carmine è tradizionale anche se con una forte idratazione che lo fa risultare scioglievole. Il cornicione è normale, sempre che non decide di farcirlo. Gli chiedo una pizza strana.
Me ne fa due e mi lascia la possibilità di scegliere.
Scusatemi ma erano così strane tutte e due che ho deciso di indicarle entrambe.
La prima è stata Pizza Fior di Zucca con cornicione ripieno con fiori di zucca e ricotta, al centro provola e salame.
La seconda è una pizza con aragosta. Si aragosta! Una pizza con provola, emulsione di patate, aragosta marinata, fiori eduli. Due pizze davvero buone e con ingredienti ben abbinati.
Comincio a pensare che i pizzaioli campani sono proprio gourmet!
Pizzeria Carmine Donzetti – Pizze e Fritti – Via Monsignore Pasquale De Pasquale n.12 – Casandrino (NA)
L’altro pizzaiolo è l’amico Pasquale Serra di Est Ovest. Ancora poco conosciuto ma da quello che ho visto uno che farà moltissima strada e soprattutto un altro pazzo come me .
Basti pensare che ha 32 Presidi Slow Food e continua a comprarne.
La pizza che mi ha servito me la sono dovuta scrivere.
Pizza con Cicotto, Fior di latte, Pestat di Fagagna (Presidio), Cicotto di Grutti(presidio) e Papaccelle napoletane di Bruno Sodano(presidio).
Solo una parola: buonissima!
Il cicotto sarebbe il nostro per e muss pressato e cotto sotto la porchetta, mentre il Pestat di Fagagna è il padre del dado da brodo.
Pizzeria Est Ovest – Via Roma n.167 – Provinciale Caivano Aversa – Frattaminore (NA)
Ripartendo da Frattaminore sono andato a Frattamaggiore dove c’è un giovane pizzaiolo che si chiama Carmine Silvestri e ha una Pizzeria da poco che si chiama Sugo.
Da lui mi è stata servita la Pizza Prà. Una buona pizza di stampo tradizionale con pomodoro corbarino, pesto di Prà, stracchino e guanciale croccante. Buona.
Sugo – Corso Vittorio Emanuele III n. 33 – Frattamaggiore (NA) – 081-19914180
Giorni dopo ho deciso di non toccare la città di Napoli scegliendo però di lambirla per spingermi verso il Cilento dove nessuno va.
Una prima tappa però, visto che in Cilento sono sempre aperti solo la sera, l’ho fatta fermandomi da Antonio Esposito, titolare di Lazzari Felici.
La sua pizza strana è stata la pizza rete con mela annurca e scarola stufata con olive e capperi.
Impasto tradizionalissimo e abbinamento davvero vincente.
Lazzari Felici – Via Pittore n.196 – San Giorgio a Cremano (NA) – Tel.081-5742654
Via verso Agropoli da Gusto. Di questo locale me ne hanno portato e mi ha incuriosito perché è gestito da una coppia unica. Lei è Raffaela Marigliano titolare anche della Pizzeria Marigliano di San Giorgio e figlia di un pizzaiolo storico napoletano. Lui Antonio Marsiglia è un appassionato di cucina e gourmet.
Il locale è bellissimo ed è situato sul lungomare di Agropoli con vista mare.
Chiedo una pizza strana e mi arriva la Polpo e patate.
Un impasto lieve e morbido con sopra patate viola, topinanbur, datterino al forno e olio affumicato.
Pizzeria Gusto – Lungomare San Marco – Agropoli (SA) – Tel. 333-4114123
Il giorno dopo ho deciso di andare in direzione Benevento. Qui c’è un altro piccolo talento di soli 20 anni che, peraltro, si è anche classificato 4° al III Trofeo Pulcinella.
La sua pizza è da canottieri al 100%. L’impasto è molto morbido e scioglievole.
La Pizzeria è integrata nel Ristorante di famiglia all’ingresso di Arpaia. Qui nei fine settimana l’ampia sala da oltre 200 posti è letteralmente piena zeppa.
Il giovane Michele Fuccio si occupa delle sole pizze mentre il padre, ex cuoco di uno dei locali tradizionali più noti di sempre della zona, serve piatti tradizionali e cacciagione.
Michele mi fa provare la Pizza Taralluccio con Fior di latte di Agerola, provola affumicata di Agerola, salame Napoli, Parmigiano Reggiano 24 mesi, tarallo sugna e pepe.
Ristorante Pizzeria Di Stora – SS7 Km 203 – Arpaia (BN) – 347-9111185
Più avanti, passato Montesarchio, sempre sula Via Appia, prima di entrare in Benevento c’è la Pizzeria Il Pascià.
Qui i fratelli Grasso fanno da circa 10 anni paninoteca e pizzeria.
Antonio Grasso fa un impasto tradizionale con l’utilizzo di molti Presidi e materie prime di altissima qualità.
Scelgo dal menu la Pizza speck, noci e stracchino. Buona e cotta alla perfezione.
Il Pascià – Via Epitaffio n.18 – Benevento – 339-6349120
Da Benevento lungo la Telesina è possibile uscire ad Alvignano. Qui c’è la pizeria di Pasqualino Rossi che mantiene alto il nome della tradizione ma fa anche le famose pizze rint o ruoto (nel ruoto).
Benchè non sia uno sconosciuto, pochi sanno che ha a menu una pizza buonissima che io ritengo strana. Questa pizza è la Cynara, ossia una pizza con mozzarella di bufala, carciofo arrostito, conciato romano, olio evo Koinè.
L’impasto è tradizionale napoletano.
Bravo Pasqualino. Bravo.
Pizzeria Elite – Corso Umberto I n.168 – Alvignano (CE) – 0823-869092
M fermo a Caserta. Qui c’è la Pizzeria Il Monfortino di Francesco Di Ceglie, giovane casertano che sta facendo gran belle cose.
La sua pizza strana è la polpi alla Luciana. Un impasto tradizionale farcito con i polpi alla luciana ossia stufati con olive e capperi.
Il Monfortino – Via Giulia n.7 – Caserta – 0823-472535
Spero che questo mio tour della pizza strana non abbia offeso i grandi nomi che ho volutamente scartato e che non abbia fatto arrabbiare altri pizzaioli che non sono comparsi. Di sicuro verrò da tutti. Ma da ognuno per un determinato motivo.
Nel frattempo a chi capita andate a fare un giro da questi ragazzi. Sono tutti bravi pizzaioli come voi.